Parma, 16 ottobre 2025 – In relazione a recenti episodi di utilizzo improprio dei social media da parte di componenti della comunità accademica, il Rettore Paolo Martelli precisa quanto segue:

 

«Si stanno diffondendo attraverso i social media commenti ed espressioni verbali che non fanno onore né a chi li pubblica né alla comunità accademica che rappresento.

L’Ateneo di Parma - composto di docenti, studenti/studentesse e personale tecnico e amministrativo - ispira i propri comportamenti ai principi costituzionalmente garantiti e, in particolare, al diritto di uguaglianza, al diritto al lavoro e alla salute, al diritto-dovere all'istruzione e alla cultura, e al dovere di fedeltà e rispetto alla Repubblica e alle sue leggi (Costituzione artt. 2, 3, 4, 9, 33, 34, 37, 54) e, pertanto, questa Università, che mi onoro di rappresentare, si dissocia fermamente dai contenuti offensivi, violenti, discriminatori e inopportuni, comunicati mediante i social media da alcuni appartenenti alla comunità accademica.

Questa Università ha adottato, in conformità alle disposizioni vigenti, il Codice etico di Ateneo  e il Codice di comportamento di Ateneo che impegnano a realizzare e a diffondere i valori fondamentali della legalità, della solidarietà e del rifiuto di ogni discriminazione, nel rispetto della libertà e della dignità della persona, contrastando qualsiasi comportamento che possa risultare discriminatorio, molesto o vessatorio e curando l’instaurarsi di rapporti interpersonali che siano improntati alla correttezza. Inoltre, fin dal marzo 2020, si è dotata di una propria Social media policy, le cui indicazioni disciplinano non solo l’utilizzo dei profili social istituzionali e il modo con cui l'utenza interagisce su di essi, ma anche l'uso che i dipendenti fanno dei propri profili privati. 

Si assicura che questo Ateneo prenderà in analisi ogni singolo comportamento in violazione delle prescrizioni imposte al dipendente pubblico e valuterà l’adozione degli opportuni correttivi».

 

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